Cos’è la lingua madre?

La lingua madre è la lingua del cuore, delle emozioni e degli affetti primari. Per un bambino è spesso la lingua delle prime esperienze culturali, dei giochi, delle ninne nanne, della complicità e dei primi racconti. Il codice materno contiene parole che sussurrano, consolano, sgridano, rassicurano, insegnano e influenzano profondamente la nostra storia e l’immagine del mondo che grazie ad esse ci costruiamo. La lingua madre è la ‘prima’ lingua che non ostacola i successivi apprendimenti ma, al contrario, apre a nuovi linguaggi e ad abilità cognitive e metacognitive.

Perché serve una giornata internazionale della Lingua Madre?

La giornata di celebrazione della Lingua Madre è l’occasione per conoscere, riconoscere e valorizzare le lingue del nostro vivere quotidiano (a scuola o al lavoro) e riflettere sui cambiamenti in corso nella nostra
società.

Quando è stata istituita?
Nel 1999 l’UNESCO ha istituto ufficialmente la Giornata Internazionale della Lingua Madre, successivamente approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, da celebrare ogni anno il 21 febbraio.

E noi come possiamo partecipare?
Promuovendo semplici azioni, attività, momenti per sensibilizzare gli studenti al valore della Lingua Madre. Momenti nei quali ciascuno possa presentare la propria “lingua del cuore” ai compagni, attraverso disegni, canti, racconti, registrazioni e condividere non solo dei suoni, ma dei messaggi profondi, che contano e che generano rispetto e maggiore conoscenza.


Ecco alcuni spunti utili per lasciarci coinvolgere:

  • Creare un mappamondo linguistico della classe per trasmettere la consapevolezza che la conoscenza di ogni lingua, qualunque sia, è un arricchimento per sé e per gli altri.
  • Comunicare in più lingue attraverso la realizzazione condivisa con gli alunni di poster, avvisi, orari, comunicazioni nelle diverse lingue negli spazi della scuola.
  • Organizzare un momento di condivisione in cui si offre la possibilità ai propri alunni di leggere nella propria lingua materna: racconti, filastrocche, poesie… dei diversi Paesi (le famiglie possono essere coinvolte, la loro identità linguistica e culturale può diventare ricchezza per tutta la classe).
  • Decorare gli spazi con frasi, canzoni, filastrocche, proverbi nelle lingue di origine dei bambini e dei ragazzi (es. sagomare i foglietti a forma di maglietta e attaccarli sul filo delle Filastrocche al sole).
  • Raccogliere le “parole che uniscono”: ogni alunno sceglie una parola o espressione nella propria lingua madre (l’italiano, il proprio dialetto, una lingua del mondo…) che sia un esempio di parola gentile, di saluto, di augurio, di amicizia, di speranza, di bellezza, di solidarietà, di accoglienza, di condivisione, di piacere, di amore per le persone, gli animali, l’ambiente ecc.
  • Costruire l’albero delle lingue (es. scrivere saluti, pensieri, frasi nella propria lingua madre su foglietti sagomati in forma di foglia, frutti o fiori e attaccarli all’Albero delle lingue).
  • Rappresentare le lingue di casa: preparare delle sagome a forma di casetta in cui compaiono i campi “la mamma è nata in…”, “il papà è nato in…”, “a casa parliamo in…” e così ci salutiamo:…” e farle completare e decorare ai bambini.
  • Inoltre…… tutto quello che nascerà dalla vostra fantasia e da quella dei vostri ragazzi!!

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